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Graceful Courtyard House, NOS Design NOS Design Modern Living Room
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Graceful Courtyard House, NOS Design NOS Design Modern Living Room

Un angolo di paradiso nel caotico cuore di Roma.

Collocato in un palazzo signorile di inizio secolo, l’abitazione si sviluppa intorno ad un silenzioso cortile, conformazione che preserva l’immobile dalle strade trafficate della città, pur essendo ubicato nel pieno centro della Capitale, a due passi da San Pietro e Castel Sant’ Angelo. Il progetto architettonico è stato orientato ad un’apertura degli ambienti living, lasciando cucina e salotto il più possibile uniti in un grande open space ed aperti alla ventilazione e alla luce degli affacci. L’ operazione è stata guidata dall’ esigenza di risolvere il maggior difetto dell’abitazione, che si sviluppava tra il cortile ed un lungo corridoio, unico canale di distribuzione per tutti gli ambienti, ciascuno dei quali trovava il suo affaccio proprio verso la corte. Il percorso troppo lungo e buio ne faceva un luogo da percorrere anziché uno spazio da vivere. L’accesso alla cucina avveniva prima lateralmente, dal corridoio, come per tutti gli altri ambienti. Tra salotto e cucina due armadi a muro uniti da un tramezzo, a sua volta sormontato da un soppalco, chiudevano l’ambiente di servizio tra le pareti e gli spazi di ripostiglio, facendolo risultare più angusto di quanto effettivamente fosse. Pur mantenendo i due nuclei-ripostiglio a forma di C, si è quindi deciso di demolire il tramezzo tra i due, al di sotto del soppalco con accesso dalla cucina, procedendo poi ad una progettazione di dettaglio della nuova parete-filtro: le due porte bianche degli armadi, strette e quasi invisibili, inquadrano l’ampio accesso centrale in ferro dal carattere “industrial”e artigianale, a sua volta tripartito nel senso della lunghezza e dell’altezza. Così oggi la percezione entrando in casa dall’ accesso principale è quella di un unico grande ambiente, costituito dal salotto sul quale si affaccia la cucina, che è stata “aperta” ma nello stesso tempo“chiusa” attraverso un’ampia porta a libro, appositamente progettata dell’ Arch. Benedetta Gargiulo Morelli e realizzata da un fabbro artigiano di fiducia, costituita da 3 ante in sottili telai in ferro e da 9 pannelli vetrati, per poter rendere autonomi i due ambienti senza però occluderne la vista, grazie ad un gioco di trasparenze e profondità. Questi due ambienti principali sono stati anche valorizzati da un progetto dell’illuminazione, in collaborazione con l’Arch. Giorgio Latessa di Pianeta Ufficio, tramite il quale è stata data vita al punto focale dello spazio living. Attraverso l’installazione di faretti di design da una particolare conformazione quadrangolare ad angoli smussati, che emanano coni di luce sul top in quarzo, lo sguardo viene catturato ulteriormente verso la parete di fondo, occupata dai pannelli della cucina. Il progetto della cucina, realizzato insieme alla ditta Frattali, si sviluppa lungo due lati della stanza ed è caratterizzato da pannelli in vetro che, con il loro colore bianco si fondono al candore delle pareti. Il filtro tra i due ambienti invece, costituito dalla porta in ferro, è stato sottolineato attraverso un fascio di luce continuo che corre nel controsoffitto per tutta la lunghezza della parete divisoria e prosegue poi anche lungo la parete finestrate del salotto, ad inquadrare una zona che sarà dedicata prevalentemente alla lettura. Superati gli ambienti di rappresentanza, si accede alla parte privata della casa, attraverso un gradino che segna la divisione tra i due e l’accesso al corridoio. In questa porzione della casa non ci sono stati interventi sostanziali, ma di cura delle finiture per camere da letto che erano state dipinte in diversi colori dai toni troppo decisi, che avevano offuscato il carattere elegante della casa e tolto molta luce agli ambienti. Il candore restituito alle pareti, insieme al parquet di caldo rovere, si sposano oggi molto bene con gli elementi costruttivi in mattoni pieni lasciati a vista: nel corridoio e nel bagno si possono ammirare splendidi archi a tutto sesto e volte a botte, nonché porzioni di muratura, che rivelano la struttura portante dell’intero edificio e la data di nascita dello stesso risalente ai primi anni dello scorso secolo. Per rivitalizzare ulteriormente gli spazi privati e conferire un’identità a ciascuna delle due camere da letto, si è deciso di arricchire la camera padronale con divertenti ma eleganti corpi illuminanti Foscarini e Artemide, mentre la cameretta è stata ingentilita da una carta da parati di Inkiostro Bianco delicata nei colori e nel motivo ornamentale, associandola ad una pittura color crema.

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