L’Anthurium, molto nota anche come Anturio, è una pianta molto decorativa che può dare grandi soddisfazioni sia coltivata in esterno e sia in appartamento. Ne esistono numerose varietà e la sua infiorescenza dalla linea elegante, che si ripete frequentemente durante l’anno, la rende particolarmente richiesta. Il successo di questa pianta è dovuto anche alla sua longevità, infatti, se ben curata, può durare rigogliosa per molti anni regalando sempre i suoi fiori colorati. Come per tutte le altre piante, è importante la giusta esposizione alla luce, la temperatura cui viene esposta, la frequenza e le modalità di annaffiatura e concimazione, la protezione dagli eventuali attacchi da parte di parassiti. L’Anthurium non necessita di particolari cure ma è molto importante conoscere le sue esigenze per far sì che possa crescere nelle condizioni migliori e durare a lungo.
L’Anthurium appartiene alla famiglia delle Araceae ed è originaria della Colombia. Il suo ambiente naturale sono le foreste tropicali e sub tropicali, dove le piogge sono molto frequenti e il clima è caldo e molto umido. In natura si tratta di una pianta rampicante e quindi la maggior parte della pianta cresce esternamente rispetto al terreno, dove risiedono le radici. La sua caratteristica rampicante fa sì che la pianta cresca al di sotto delle fronde degli alberi, dove la luce è schermata dalle fronde più alte. Le stagioni, nelle zone tropicali, non sono regolate dalla stessa ciclicità delle nostre stagioni che fanno sì che le piante seguano un ciclo annuale, infatti, in quelle zone il clima è più costante e, di conseguenza le piante fioriscono più volte all’anno, seguendo un ciclo quasi continuo. Queste caratteristiche possono darci preziose indicazioni riguardo le necessità di questa pianta e le condizioni ottimali per coltivarla. L’obiettivo è di ricreare, in qualche modo, le stesse condizioni per ottenere una fioritura che si ripete più volte durante l’anno.
L’Anthurium è presente in commercio in numerosissime varietà che si differenziano per dimensioni e per il colore dei fiori. Quello che definiamo fiore è in realtà composto da due parti distinte. La parte colorata che sembra un grande petalo, detta spata, è una foglia che assume una colorazione particolare in base alla varietà di Anthurium, e che si trova alla base dell’infiorescenza. Lo spadice è invece la spiga carnosa di forma cilindrica che sostiene i piccolissimi fiori veri e propri. Nella varietà Anthurium Andreanum, una delle più note e diffuse, la spata è di un rosso corallo intenso e lo spadice è di colore giallo ma le numerose specie e varietà di questa pianta presentano infiorescenze di tanti colori diversi.
In base alle caratteristiche dell’Anthurium che abbiamo descritto, come per molte altre piante, l’esposizione alla luce deve essere costante ma non diretta. Questa pianta, infatti, ha bisogno di tanta luce ma teme i raggi diretti del sole. In appartamento va collocata vicino a una finestra, possibilmente con esposizione costante al sole, ma non direttamente al sole. Se collocata all’esterno, soprattutto in estate quando il clima è più caldo, dovrà essere posizionata in un luogo al riparo dal sole come un portico, un pergolato o un terrazzo coperto. Seguendo queste semplici regole la pianta crescerà rigogliosa velocemente e la fioritura sarà frequente mentre se l’esposizione non sarà ottimale la pianta farà più foglie che fiori.
Essendo una pianta che in natura vive in clima tropicale, necessita di un clima umido. È bene bagnarla frequentemente ma è importante evitare ristagni di acqua nel sottovaso. La soluzione migliore è vaporizzare frequentemente il terriccio e l’intera pianta, comprese le radici che si presentano emerse dal terreno, meglio se con acqua demineralizzata (quella che si usa per il ferro da stiro) e tiepida. La nebulizzazione può essere effettuata quotidianamente, anche più volte al giorno, soprattutto d’inverno, quando il riscaldamento rende l’aria più secca. Per quanto riguarda l’annaffiatura, la frequenza varia in base al clima, l’importante è che il terriccio sia sempre umido quindi, orientativamente, potrebbe essere consigliabile bagnare ogni tre giorni in estate e ogni sei giorni durante l’inverno. Per evitare ristagni di acqua e mantenere costante il livello di umidità necessario alla pianta è consigliabile mettere sul fondo del vaso o nel sottovaso uno strato di ghiaia di argilla espansa.
La temperatura ideale per questa pianta è compresa tra i 20 e 27 gradi. Se la temperatura è superiore, è necessario umidificare il più possibile la pianta, vaporizzandola spesso e bagnandola con maggiore frequenza. Durante la stagione fredda, se la temperatura scende al di sotto di 10/15 gradi, l’Anthurium tenderà a perdere le foglie. In ogni caso, è importante evitare di esporre la pianta al freddo eccessivo e agli sbalzi di temperatura. Inoltre, è bene fare attenzione a non esporre l’Anthurium alle correnti d’aria che sono una condizione sfavorevole per questo tipo di pianta.
Il terriccio universale comunemente disponibile anche nei supermercati non è particolarmente adatto a questa pianta. È meglio mischiare il terriccio universale con sabbia, torba, pezzetti di corteccia e magari qualche pezzo di carbone di legna. In alternativa, la soluzione migliore è usare il terriccio specifico per le orchidee.
L’Anthurium non ha bisogno di un vaso molto grande ed è normale che le radici alla base della pianta affiorino dal terreno. Mantenerle sempre umide e protette da uno strato di muschio è la condizione ideale. Il rinvaso deve essere effettuato solo quando le radici fuoriescono dai fori sul fondo del vaso, preferibilmente durante l’inverno.
È importante nutrire la pianta con un concime liquido per piante da fiore ogni 15 giorni, soprattutto tra la primavera e l’autunno. La concimazione favorisce la fioritura, in assenza di concimazione la pianta potrebbe produrre soltanto foglie.
L’Anthurium può essere attaccato dalla cocciniglia e, in questo caso, è bene rimuovere le fioccosità filamentose provocate dal parassita per mezzo di batuffoli di cotone imbevuti di alcol. Un altro parassita che potrebbe aggredire l’Anthurium e il piccolissimo tripide che può essere sconfitto grazie agli appositi insetticidi, oppure si può tentare di prevenirne gli attacchi posizionando nel vaso un cartoncino di colore azzurro intenso (da cui i tripidi pare siano attratti) cosparso di colla.
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